La Corte Suprema degli Stati Uniti si pronuncia contro Grokster

Grokster Ltd. e StreamCast Network Inc. può essere ritenuto responsabile per le violazioni del copyright commesse dagli utenti del loro software di condivisione file peer-to-peer, ha stabilito lunedì la Corte Suprema degli Stati Uniti. La decisione nel caso Grokster v. MGM è una vittoria importante per le industrie cinematografiche e discografiche, che hanno portato il caso alla più alta corte della nazione dopo aver perso nei tribunali inferiori negli ultimi due anni circa.

Gli avvocati dei querelanti - Motion Picture Association of America, National Music Publisher's Association of America e Recording Industry Association of America - hanno chiesto al corte per riconoscere che i pacchetti software Morpheus P-to-P (peer-to-peer) di Grokster e StreamCast sono stati creati principalmente per incoraggiare gli utenti a scambiare illegalmente brani protetti da copyright e film. Hanno sostenuto che mentre gli utenti sono responsabili delle violazioni del copyright, i venditori P-to-P condividono una responsabilità secondaria.

La questione dinanzi alla Corte Suprema nel caso si è concentrata su una questione relativamente ristretta: se il film e le compagnie musicali dovrebbero essere in grado di citare in giudizio i distributori P-to-P per le violazioni del copyright dei loro utenti.

La sentenza della Corte Suprema offre quindi alle società cinematografiche e musicali la possibilità di citare in giudizio i distributori P-to-P e rinviare il caso a un tribunale di grado inferiore.

Coloro che hanno sostenuto Grokster hanno sostenuto che il caso ha implicazioni più ampie, dicendo se i proprietari del copyright lo sono in grado di citare in giudizio gli inventori di nuove tecnologie per i peccati dei loro utenti, poche aziende tecnologiche lo sarebbero sicuro.

Il caso è incentrato sulla sentenza Sony Betamax del 1984 della Corte Suprema, in cui i giudici hanno respinto le affermazioni di uno studio cinematografico intentate contro Sony Corp., produttore del videoregistratore Betamax. Il tribunale si è pronunciato contro gli Universal City Studios, affermando che i produttori di tecnologie con usi significativi diversi dalla violazione dei diritti d'autore non erano responsabili delle violazioni dei diritti d'autore dei loro utenti.

L'industria dell'intrattenimento aveva perso i suoi precedenti tentativi di citare in giudizio Grokster e StreamCast Networks. La 9a Corte d'appello del circuito degli Stati Uniti, citando la decisione Betamax del 1984, ha stabilito ad agosto che i fornitori P-to-P non erano responsabili per le violazioni del copyright dei loro utenti.

  • Jul 29, 2023
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